Il Pedigree

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PERCHE’ IL PEDIGREE?

Un cane con pedigree mi dice tutto di se!!!

Mi succede sempre piu’ spesso di notare richieste di cani “senza pedigree”, cosi’ ci tenevo a spiegare una volta per tutte l’importanza di questo documento, visto da parecchi come una semplice carta necessaria solo a chi”è fissato”con le mostre.Errore!

Il Pedigree è la CARTA D’IDENTITA’ del cane, documentoufficiale  riconosciuto dall’ENCI e di conseguenza dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. E’ unico documento che certifica la proprietà del cane e che comprova la veridicità dei dati del cane in questione. La sua falsificazione è un reato punibile penalmente. Nel Pedigree si trovano i parenti (sino al 4° grado) così che si possa sapere: le linee di sangue, le tare genetiche che potrebbero avere queste linee, quali i Campioni (Bellezza e Lavoro) tra gli avi e tante altre cose. Sapere quali siano i suoi parenti però, non è sempre necessario: Il pedigree risulta meno importante quando il cane viene preso per compagnia, perché piace, ma solo per questo.

Esistono due tipi di Pedigree Italiani ufficiali rilasciati dall’ENCI, il LOI – Libro Origini Italiano ed il LIR – Libro Italiano Riconosciuti.
Esiste un terzo documento chiamato Pedigree Export, che accompagna il cane importato da un’altra nazione la cui associazione cinofila è riconosciuta dalla FCI. Tale documento dovrà essere riconosciuto ufficialmente dall’ENCI che spesso però, se non è tutto in regola, non lo regolarizza.
Per tutti gli altri pseudo-Pedigree, se non riconosciuti ufficialmente (ENCI), non hanno alcun tipo di valore legale e come tali non sono ammissibili, ma solo semplici fogli di carta.

Molte persone credono che un cucciolo, figlio di genitori con pedigree, abbia per diritto acquisito un suo pedigree. Non è proprio così, perché il cucciolo sia certificato è indispensabile, infatti, che l’allevatore presenti all’ENCI della sua città il Modello A e il Modello B (la denuncia di monta e la denuncia di cucciolata).
Per essere certi che l’allevatore che abbiamo di fronte sia serio ed onesto dobbiamo chiedere di vedere:
1) Fotocopia del pedigree dei genitori, controllando che eventuali passaggi di proprietà abbiano il timbro dell’Enci;
2) Fotocopia del modello A (denuncia di monta) firmata dal proprietario dello stallone e comprensiva del suo codice fiscale e timbro Enci;
3) Fotocopia del modello B (denuncia di cucciolata) con l’elenco di tutti i cuccioli e anche questa con timbro Enci. Nel caso in cui l’allevatore è privo di affisso ad ogni cucciolo ceduto deve corrispondere il nome, indirizzo, e codice fiscale del futuro proprietario e il numero di Tatuaggio Enci;
4) Fotocopia dell’ultima visita oculistica dei genitori del cucciolo, per il controllo delle patologie oculari ereditarie.
5) Il timbro della displasia ufficiale all’anca è presente sul pedigree dei genitori, nel caso in cui non fosse stata fatta la radiografia ufficiale chiedete la documentazione a parte.

Se ogni proprietario di cane senza pedigree decidesse di accoppiare il proprio cane (spesso per scorretta informazione, ma ne parleremo dopo), vuol dire che presto ci saranno centinaia di cani di razza X, che purtroppo vanificano il lavoro degli allevatori seri, che fanno mille controlli sulle genealogie, le linee di sangue, le caratteristiche fisiche e attitudinali di ogni soggetto prima di decidere se accoppiarlo e con chi.

.Parlavamo di scorretta informazione. Credo che il 50% dei proprietari che decidono di riprodurre il 4 zampe lo facciano perché credono che la propria cagna debba fare almeno una cucciolata nella vita, o comunque prima della sterilizzazione. Questo non è vero. Per ridurre il rischio di tumori all’apparato riproduttore, il miglior metodo è di sterilizzare l’animale prima del primo calore. Ma questo è un altro argomento, che affronteremo in futuro. L’altro 50% crede che per il cane, maschio o femmina, l’accoppiamento sia necessario. In realtà i cani si accoppiano solo per la riproduzione e per il resto non hanno alcun istinto sessuale e nessun bisogno di accoppiarsi

Altra convinzione è che il cucciolo di razza comprato senza pedigree (anche se ne è provvisto!) costi meno, per cui si rinuncia ai suoi documenti per non spendere quei duecento euro in più. Non ci si chiede mai però che fine facciano i pedigree non ritirati.

A prescindere dal fatto che un allevatore serio non vende i suoi soggetti senza documenti, si può dedurre che chi accetta di vendere un cucciolo a duecento euro in meno ha probabilmente un buon modo per utilizzare al meglio un pedigree risparmiato: magari vendendolo a chi ha un cucciolo non certificato, anche da generazioni, e magari anche poco puro, oppure dandolo ai negozi che importano e vendono cani che di razza hanno ben poco. (Questo “gioco” è meno complicato di quanto si creda!)

Ne risulta così che dei cani di razza (o magari no!) diventano cani certificati, abbiano una linea di sangue, quindi possono essere riprodotti senza problemi, i cuccioli vengono venduti a prezzo “interessante” e la razza si “sporca” introducendo un sangue che così buono non è.

Quando va benissimo ne escono cuccioli belli e sani, quando va bene cani sani ma non belli, quando va male decisamente bruttini e magari anche malati. Può infatti essere che il cane che ha ereditato un documento non suo abbia malformazioni e malattie congenite, che passa inevitabilmente alle future generazioni.

Quando si decide di prendere un cane si deve decidere prima di tutto cosa si vuole:

• Si vuole solo amore e compagnia?
Va benissimo un meticcio, magari preso al canile.

• Si vuole un cane di una certa razza perché piace?
Va comprato in un serio allevamento, senza scordare il pedigree, oppure preso al canile, con però l’accortezza di non farlo mai riprodurre. In alternativa si può scegliere di adottare un cane rescue (di cui parleremo piu’ in la’), informandosi presso il club di razza.

• Si vuole invece un cane di razza, che possa essere esposto, e magari (con le dovute verifiche e analisi), riprodotto?
Si ricorre ad un allevatore serio e si acquista un cane che, esattamente come il meticcio preso in canile, ci darà amore, compagnia, ma anche una certezza in più: il fatto di essere un cane di razza X, che contribuirà, se ben accoppiato, a migliorare la razza che tanto amiamo. (canidoc.eu)

La serieta’ di chi alleva si vede non solo dall’offrire il pedigree, ma da come sono tenuti i cani! Consiglio sempre di andare a vedere cucciolate e genitori sul posto! Genitori mal socializzati ,stressati o peggio traumatizzati daranno ai cuccioli un imprinting negativo, per non parlare della salute..

Insisto sul fatto  che non per forza bisogna decidere di avere un cane di razza..ci sono tantissimi cani da adottare nei canili delle nostre citta’, molti con un passato burrascoso, forse un po’ piu’ difficili da gestire, ma anche tanti altri desiderosi di affetto, cucciolotti come li chiamo io “pezzi unici”( vista la scarsa probabilita’ di trovare 2 meticci perfettamente uguali! )

Ci sono gia troppi cani in adozione..per cui.. pedigree o no, razza o non razza, prima di prendere un cane pensateci 1000 volte!Sara’ un compagno per 1/5 della vostra vita, che vi  piaccia o no il suo carattere.Lui è L’ UNICO che non vi abbandonerebbe mai!!!

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